Chiesa della Trasfigurazione

CHIESA Parrocchiale  della TRASFIGURAZIONE in Mussotto d’ALBA (Cn).

Si consiglia  la lettura  seguendo il percorso  perimetrale  esterno dal piazzale anteriore al fianco sinistro fino al ponticello a nord; indi il percorso interno lungo l’asse longitudinale dall’ingresso, ambone,Spazio Sacro,Altare,schola Cantorum e Organo, cappella laterale di destra,sacrestia e ritorno.

 

-Il profilo planimetrico ed altimetrico dell’edificio Chiesa richiama l’idea della TENDA di biblica memoria, costruita da Mosè.

Una tenda che, ogni volta che il Popolo di Israele si fermerà nel lungo viaggio verso la Terra Promessa, questa tenda sarà innalzata e Dio promette di essere presente in quella Tenda: Tenda dell’incontro , inizio dell’Alleanza tra Dio ed il suo Popolo.

La nuova chiesa, tradizionale nella memoria biblica, si sviluppa lungo un’asse longitudinale di accesso, che segna il percorso “di fede e di conversione” del Popolo di Dio.

 

Il percorso sarà il Cammino di “Via, Verità, e Vita”, cosparso da diversi punti focali :

-il battistero, prima dell’ingresso alla Soglia.

– il portico lungo tutto il fianco sinistro dal quale si scorge l’interno della tenda.

-l’Ambone,lo Spazio Sacro centrale, l’Altare simbolo del punto in cui cielo e terra si attirano reciprocamente.

 

L’Altare e l’Ambone generano un campo di forze che danno luogo all’edificio segnando un sistema di appartenenza delle due grandi braccia ad arco dei fedeli disposti intorno, sotto il segno del divino che sta allo zenit, lungo il solco vetrato della sommità dorsale.

 

Qui la Liturgia esprime il Memoriale della Vita-Morte-Risurrezione di Cristo nelle diverse modalità della  Sua Presenza: (Concilio Vaticano II)

nella Parola e nel Sacramento.

-nel Detentore del Ministero Sacerdotale che presiede l’Assemblea.

-in tutta l’Assemblea riunita con le sue espressioni di preghiere e canti.

 

Il gioco di luci e di ombre generato dai teli della tenda, che ricopre il perimetro a forma di ciglia, è riflesso della vita terrena degli umani, significando il divenire delle cose della vita nei suoi molteplici aspetti di luci ed ombre.

 

La tenda è emblematica per le sue caratteristiche di provvisorietà dell’oggi, non radicata nella terra: le diverse vele che la compongono , nella pianta a”ciglio” dai contorni spezzati, dicono la emozione della attesa nello sguardo verso il cielo azzurro o nuvoloso attraverso la sommità vetrata.

Il Campanile è una vela anomala che emerge al fine di convocare l’Assemblea. Le nuvole che passano,il volo degli uccelli, il cielo azzurro o indaco della notte non distraggono, ma alimentano la preghiera nella speranza, nello stupore e nella meraviglia della Creazione: preludio agli “echi dell’invisibile”, del Trascendente e dunque del Divino.

 

I sedili, distribuiti a settori d’archi contrapposti, descrivono il tentativo di abbraccio di tutti verso tutti, intorno al memoriale della celebrazione della Vita, Morte e Risurrezione di Cristo, proponendo una partecipazione, “in piedi, in cammino”, guardandosi negli occhi. Gli alti schienali conservano una presenza continua: di giorno e di notte c’è sempre qualcuno che ci rappresenta.

 

SEGNI EVANGELICI:

-Non esistono porte, l’ingresso è sempre aperto, nella rappresentazione dello spirito Evangelico della apertura verso gli stranieri,verso gli altri,verso i persecutori, verso gli amici: è il rimando all’incontro di Gesù  con la Samaritana, di diversa etnia, eretica rispetto ai Giudei , cui apparteneva Gesù.

 

-Di notte le lontane luci della strada,entrano nella penombra, disegnando pensieri del non detto,dell’alterità, del suono,diventando profezie della Trasfigurazione:” facciamo tra tende”, dice l’apostolo Pietro ingenuamente, esprimendo il compimento delle attese ed il raggiungimento della meta dopo il faticoso cammino verso la Terra Promessa.

 

-Il percorso alternativo per accedere alla chiesa “senza entrare”, lungo il portico aperto laterale di sinistra alla chiesa, dal quale si può vedere senza esser visti attraverso i tre grandi spazi vetrati, è per Nicodemo, che di notte, non visto va a cercare Gesù per conoscerlo, perché prova per Lui simpatia, ma non ha il coraggio di seguirlo abbandonando le cose terrene.

 

-Lo spazio generale della chiesa con la sua forma, è inteso come “emanazione che dall’altare si è dilatata all’intorno venendo così a dare alla forma costruita una delimitazione di “aureola”, quasi un complesso di linee di forza attorno ad un magnete con  due punti focali di Altare e Ambone. La disposizione bipolare ellittica, con il suo centro libero (pavimento colorato in bianco-Ikthus-) delimita uno “Spazio Sacro” come espressione dell’aspettativa di un “totalmente Altro” che si dona ed al tempo stesso è espressione di rinvio a Lui. Un tale spazio di rinvio, come la chiesa a forma di Via, rimanda a Dio che vuole abitare in mezzo alla sua Assemblea (A.Gerhards).

 

-Sul perimetro dello Spazio Centrale sono disposti piccoli sedili che, delimitandolo, offrono il posto ai bimbi, che partecipano più vicini allo Spazio Sacro: nel quale attendono una colonna continua di Angeli che, con fruscio di ali, salgono al cielo oltre lo squarcio vetrato di sommità.

 

-l’Organo, allocato sulla tribunetta a lato dell’Altare, nel grande volume eccedente dell’aula ecclesiale, svolgerà il compito di liberare quel “Respiro Musicale” che alimenta il senso della Trascendenza e dunque del Divino raggiungendo tutto il volume contenuto tra i piani inclinati della tenda.

 

-Il Battistero, che precede l’ingresso principale e sottostante il campanile, accoglie i “nuovi “ dal buio della notte, alla luce  dei figli di Dio, nella Comunità in cammino, verso il Futuro riferito alla Resurrezione ed alla Vita.

 

-Le due penitenzerie sono contenute nei due “diedri a quinta” disposti  alle due estremità dell’asse longitudinale, e, salendo fino all’incontro con le sovrastanti vele di copertura, esprimono un ritaglio di spazio adatto al colloquio di riconciliazione nel rapporto tra Dio misericordioso e l’uomo.

 

-il Tabernacolo è collocato nella Cappella invernale-a destra dell’altare- in una piega  della struttura portante perimetrale, in modo da rendere evidente lo Scrigno al quale si affida la conservazione delle Sacre Specie, in una posizione adatta alla adorazione in ambiente riservato ed intimo.

 

-Gli unici valori cromatici avvolti nello spazio bianco dominante in tutto l’edificio ecclesiale, quale luogo di transizione del Cammino dell’Uomo, sono percepibili:

-nell’antro blu notte del Battistero che viene alla luce della nuova Vita.

-nella tenerezza della rappresentazione della “Natività”nella parete sinistra.

-nello stupore dei Discepoli di Emmaus nel riconoscimento del Risorto nella parete di destra.

-nello sguardo intenso di Misericordia e di Giustizia del Trasfigurato sospeso in alto a destra dell’altare.

Le tre opere  sono del grande pittore francese ARCABAS.

 

L’area che contiene l’edificio ecclesiale è contornata ai lati nord ed ovest da una sottile via di acqua viva, quale simbolo vitale della Rinascita dello Spirito.

 

progetto anni 2004-2008   costruzione  anni 2008-2010.

Progettisti: architetti:.Ugo Dellapiana, Beatrice Tessore, Paolo Dellapiana, Elena Dellapiana