Domenica 7 ottobre 2018 –

Gen 2,18-24; Sal 127; Eb 2,9-11; Mc 10,2-16

E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: “E’ lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?”. 3 Ma egli rispose loro: “Che cosa vi ha ordinato Mosè?”. 4 Dissero: “Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di rimandarla”. 5 Gesù disse loro: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. 6 Ma all’inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina; 7 per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. 8 Sicché non sono più due, ma una sola carne. 9 L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”. 10 Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Ed egli disse: 11 “Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio contro di lei; 12 se la donna ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio”. 13 Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. 14 Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. 15 In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso”. 16 E prendendoli fra le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva.

Non credo che Gesù qui stia parlando dei problemi della coppia, del problema delle separazioni, o di altre questioni pratiche. Gesù vuole ricordare ai farisei, desiderosi di aderire alla legge di Dio, e vuole ricordare a noi, desiderosi di vivere in comunione con Dio, attraverso Gesù, che non ci si deve stancare di guardare in alto, di puntare in alto, di avere ideali forti e fermi. Non riuscire a viverli non significa che siano meno validi e importanti. Fare dei passi falsi, non riuscire a realizzarli ci può portare a chiedere perdono e a ripartire, non a svalutare l’ideale, perchè l’ideale proposto da Dio non è un fardello, ma una promessa.

UN PROPOSITO UN INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere “Sappilo, Dio: farò del mio meglio. Non mi sottrarrò a questa vita. Continuerò ad agire e a tentare di sviluppare tutti i doni che ho, se li ho. Non saboterò nulla. Di tanto in tanto, però, dammi un segno. E fa’ in modo che esca da me un po’ di musica, fa’ in modo che trovi una forma ciò che è in me, che lo desidera così tanto.” (Etty Hillesum)