Mercoledì 3 ottobre 2018

Gb 9,1-12.14-16; Sal 87; Lc 9,57-62

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?”. Ma Gesù si voltò e li rimproverò. E si avviarono verso un altro villaggio.

La fede non si impone, perchè la fede è un dono di Dio. La religione è uno strumento per vivere e maturare nella fede, in modo personale e comunitario. Essa ci dà indicazioni, occasioni, strumenti (come per esempio la liturgia, la teologia, …..) per crescere nella fede, insieme a una comunità. Ma la religione non può e non deve imporre niente a nessuno, tantomeno diventare punitiva per chi non vi aderisce. Piuttosto, le verità cui la fede in Gesù e nel Vangelo ci conduce vanno annunciate e vissute con determinazione, per condividere con altri la gioia della loro scoperta: questo le renderà credibili.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Cominciate col fare il necessario, poi ciò che è possibile e all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile. (S. Francesco)