Sabato 29 settembre 2018

Dn 7,9-10.13-14 opp. Ap 12,7-12; Sal 137 Gv 1,47-51 SANTI MICHELE, GABRIELE, RAFFAELE

Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: “Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità”. Natanaèle gli domandò: “Come mi conosci?”. Gli rispose Gesù: “Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico”. Gli replicò Natanaèle: “Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!”. Gli rispose Gesù: “Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!”. Poi gli disse: “In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”.

Un altro apostolo (probabilmente è quello in altri brani chiamato Bartolomeo) che fa una professione di fede splendida, apparentemente improvvisa e rivelata. Non sappiamo se, com’è probabile, egli sapesse già qualcosa di Gesù, essendo del “giro” di alcuni altri apostoli. Sta di fatto che questa illuminazione deve essere seguita da altro: la promessa di Gesù è più grande di un evento singolo, pur speciale. Alimentare il proprio spirito (per esempio con la preghiera e il silenzio interiore) farà diventare più facile la comunicazione con l’assoluto, con l’invisibile e ci aprirà cieli nuovi e terra nuova.

UN PROPOSITO UN INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

Un pensiero per riflettere Un maestro dice che l’angelo è un’immagine di Dio. Un altro dice che è formato secondo Dio. Un terzo dice che è un puro specchio, che possiede e porta in sé la somiglianza con la bontà divina e la purezza divina del silenzio e del mistero di Dio, per quanto è possibile. Uno dice che è una pura luce intellettuale, separata da tutte le cose materiali. Noi dobbiamo diventare simili a questi angeli.
(Meister Eckhart)