Novena Santo Natale 2021

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NON C’ERA POSTO PER LORO …” (Lc. 2,7)

Una corona di filo spinato

Meno male che ci sono le Lanterne verdi, accese in più case a ridosso dei confini orientali dell’Unione, a segnalare che pietà non è morta e che la civiltà d’Europa non è tutta crocifissa in cima a reticolati taglienti.

Le Lanterne verdi promettono di onorare l’antico ed elementare dovere del soccorso e dell’ospitalità.

Le Lanterne verdi parlano ai profughi e parlano a noi, che dell’Europa, che si dice cristiana, siamo figli e cittadini. Quelle luci, e l’offerta di cibo e calore umano che segnalano, accolgono i senza nulla e rincuorano noi, che non accettiamo la logica del “noi e loro” e che non vogliamo continuare a coronare di filo spinato la nostra bandiera. Eppure è un fatto: il filo spinato sta sostituendo le stelle sopra le terre d’Europa. Da est a ovest, da nord a sud. Accade per inerzia e per malizia, per ideologia e per paura, per perdita di radici e di senso. E per svuotamento di valori.

I nostri governanti – che non dicono tutti le stesse cose, ma alla fine recitano tutti la stessa pessima parte – hanno fatto dei migranti il mostro che sappiamo, hanno travestito gli inermi da invasori e confuso immigrati e criminali, hanno persino trasformato le vittime in carnefici e costruito norme e sistemi che rendono “clandestini” quasi tutti i lavoratori più poveri.

Per tutto questo le Lanterne verdi polacche non bastano.

E le domande non danno tregua. Se l’Europa è i campi di concentramento di Lesbo. Se l’Europa è il finanziamento diretto o indiretto dei lager e dei negrieri in Libia. Se l’Europa è l’intrico di recinti, campi minati e miliziani picchiatori sulla rotta balcanica. Se l’Europa e le “giungle” di Calais. Se l’Europa sono gli eserciti schierati ai confini orientai e le donne e i bambini in mezzo.

Se questa è l’Europa, noi non possiamo più dirci europei”.

(Marco Tarquinio, direttore di Avvenire)

E tantomeno possiamo dirci cristiani, discepoli di quel Gesù che non trovò posto quando venne al Mondo, che fu accolto e visitato dai poveri pastori e dai Magi, stranieri venuti da lontano, che dovette migrare in Egitto per sfuggire alla violenza di Erode.

Quest’anno accendiamo anche noi le Lanterne verdi alle finestre, sui balconi, nei presepi e sugli alberi di Natale, come segno di pace e di accoglienza e per testimoniare che sappiamo ancora cosa sono l’ospitalità, la giustizia e l’amore cristiano.

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