Martedì, 20 marzo 2018

Nm 21,4-9; Sal 101; Gv 8,21-30
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

Mi colpisce che gli interlocutori di Gesù un po’ gli credono, poi non gli credono più, poi gli ricredono…. Un po’ come noi. A volte ci sembra di credere, a volte ci sembra assurdo, a volte ci sembra impossibile, poi ritorniamo a crederci e a dire che il Vangelo dice bene….. Molte cose ha da dirci Gesù e la fede non è a intermittenza. La fede va presa o mollata. Ci sono dubbi, sì, ma soprattutto su come incarnarla e non su “questo va bene e questo oggi no”. A volte ho paura che quando cercherò di nuovo Gesù sul serio non lo troverò più.

UN PROPOSITO UN’ INTERCESSIONE UN GRAZIE UN PERDONO

UN PENSIERO PER RIFLETTERE Il Cristo vivente è la ragione della mia esistenza e di tutte le mie scelte. Dalla Parola noi siamo continuamente risvegliati per cogliere i segno della risurrezione in noi e tra noi. (Carlo Maria Martini)