Novena di mercoledì 20 dicembre

Lucky
Vengo dalla Nigeria, ho un fratello e due sorelle che vivono ancora lì. Ero un autista di camion e sono
scappato dalla Nigeria a causa della violenza contro il gruppo religioso di cui facevo parte. Ho lasciato il
mio paese con la speranza di trovare un posto sicuro in cui vivere.
Voglio ringraziare l’Italia e questa Chiesa per avermi salvato e trattato me e i miei amici come se ci  conoscessimo da tanto tempo. E voglio dire grazie per ogni aiuto che vorrete darmi per continuare a stare in questa comunità.
Spero che in futuro sarò capace di trovare un lavoro che mi permetterà di rimanere in questo paese e di vivere una vita normale e felice.

Johanson
Vivevo in Nigeria con mio fratello, sua moglie e i loro tre bambini. I miei genitori sono morti molti anni fa. Ho lasciato la Nigeria perché per me era troppo pericoloso rimanervi. Ero un attivista politico in un
partito perseguito dal partito avversario e ho rischiato la mia vita nel corso di scontri tra diverse fazioni.
Qui in Italia sono al sicuro e grazie a Dio sono vivo e dico grazie a chi mi ha salvato. Ma non posso essere davvero felice perché ho lasciato il mio paese. Spero di poter trovare amici qui, con cui condividere i miei pensieri. Quando qualcosa non va passo il mio tempo da solo a pensarci ma nessuno può aiutarmi.
Vorrei davvero avere degli amici e sono qui per chiedervi di essere miei amici, per essere felice e
cominciare una nuova vita.

Fred
Sono il primogenito, ho tre fratelli e ho perso mio padre quando ero un bambino. Quando mio padre è
morto ho cominciato a lavorare per aiutare la mia famiglia. In Nigeria sono stato accusato per un crimine che non ho commesso e sono scappato perché la polizia nigeriana è molto violenta e per alcuni crimini è prevista la pena di morte. Sono stato rapito e portato in Libia dove ho lavorato duramente per comprare la
mia libertà. Dopo qualche tempo sono stato costretto da criminali libici a salire su una barca. Sono
arrivato a Torino e adesso sono qui.
Da quando sono arrivato sono felice e ringrazio le persone che mi hanno aiutato. Quando vengo qui per cantare sono felice perché posso incontrare nuovi amici e cantare per Dio che mi ha aiutato ad arrivare fino a qui vivo.
Ma ho bisogno ancora di aiuto perché la mia vita è ancora difficile. Passo molto tempo a pensare senza parlare con nessuno, pensando a quello che è successo, preoccupato per il mio futuro. Mi piace venire qui
perché mi sento di far parte di una comunità. Quindi per favore permettetemi di far parte di questa comunità.

Osareniro
Abbiamo lasciato il nostro paese a cause dall’insicurezza che espone milioni di noi a pericoli e
all’incapacità del nostro paese di sfruttare le nostre potenzialità individuali. Moltissimi nigeriani sono abusati emozionalmente e perdono il senno, molti sono soggetti a torture, una violenza umana che crea un’immagine di suicidio nella mente di molti. Il paese è stato spinto ad andarsene da un governo che
non ha mai dato ai giovani oppurtunità per partecipare alla vita politica e ai vecchi la giusta sicurezza.
Schiavizzano le persone non provvedendo a fornire i servizi necessari come ospedali, scuole moderne, acqua potabile pulita e energia elettrica. I nigeriani pagano duramente per questi servizi che il governo non offre in maniera adeguata. Non gli interessa e non gli interesserà mai, mandano i loro figli nelle
scuole all’estero e si curano in ospedali stranieri. La Nigeria ha una popolazione stimata di 192 milioni di abitanti con un tasso di crescita del 2,6%. La Nigeria è un paese molto ricco in termini umani e di risorse umane, ma nonostante questo rimane uno dei paesi poveri del mondo.
La mia speranza per il futuro è di vedere i giovani coinvolti nella politica, al comando degli affari di
governo mentre fanno della Nigeria una posto migliore per tutti nel mondo in cui vivere e vivere in pace.