n. 99 del 3 Marzo 2019

Scarica il bollettino n. 99 del 6 Marzo 2019

LETTERA DEL PARROCO

Cari amici di Mussotto, Piana Biglini e Scaparoni,
il 6 Marzo iniziamo il cammino quaresimale, tempo importante per preparare la festa centrale della nostra fede: LA PASQUA.

Le feste del nostro credo, che ricorrono nel corso dell’anno, sono molteplici, per cui si corre il rischio di non dare il dovuto risalto a questa celebrazione, con quella serietà che ci ha consegnato la tradizione Ebraica, detto in parole semplici: chi non celebrava la Pasqua era scomunicato dalla comunità.

Quelli più avanti degli anni ricordano il precetto della Chiesa: confessarsi almeno una volta all’anno e comunicarsi a Pasqua.

Il tempo quaresimale, 40 giorni che ci separano dalla Domenica delle Palme, va accolto in questa luce.

Con il calendario davanti agli occhi: 6 settimane precedono la Settimana Santa: 36 giorni, per cui la Chiesa per raggiungere i 40 giorni, ci chiede il supplemento di 4 giorni, il Mercoledi delle Ceneri e 3 seguenti.

La Domenica non entra nel computo in quanto non è mai stata giorno di digiuno.

 

FARE QUARESIMA OGGI E’ VERAMENTE DIFFICILE.

E’ veramente difficile oggi vivere la quaresima, in quanto la società non ci aiuta in questa direzione e ne vanifica in tutti i modi il suo significato più autentico.

Eppure ci dobbiamo provare, aiutandoci a vicenda a farne un momento particolare nel cammino della nostra fede.

Il Brano del Vangelo di Matteo che viene proclamato il Mercoledi delle Ceneri è molto chiaro: ci ricorda le tre parole su cui da sempre insiste la Tradizione della Chiesa.

Ritengo importante l’ordine con cui le richiama il Vangelo: Elemosina, Preghiera e Digiuno.

Sorprende il fatto che l’elemosina venga prima della preghiera; il digiuno poi viene per ultimo e con minore importanza.

 

QUARESIMA, TEMPO PER L’ELEMOSINA.

Proviamo scendere nel concreto e tenendo davanti agli occhi il Vangelo. “Badate di non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere da loro ammirati….quando dunque fai l’elemosina, non metterti a suonare la tromba davanti a te”.

L’elemosina, quel aiuto concreto che dono per venire incontro ad un fratello in difficoltà, oppure per sostenere progetti di solidarietà in nazioni più povere, viene inteso come gesto di giustizia, come restituire al fratello un bene di cui è stato privato a causa della mia avidità.

Papa Francesco insiste molto su quest’aspetto, invitandoci ad accogliere ed integrare tra noi coloro che, a caro prezzo in tutti i sensi, sbarcano sulle nostre coste.

Aiutarli è un dovere di giustizia, perché il benessere delle nostre nazioni è il risultato del furto commesso nei loro confronti, delle loro  materie prime e dei lunghi decenni di colonialismo.

Il gruppo di solidarietà e d’ascolto della parrocchia, ha suggerito quest’anno di dare come finalità all’elemosina quaresimale, l’aiuto a famiglie in difficoltà sul nostro territorio.

 

 QUARESIMA TEMPO DI PREGHIERA

Il brano del Vangelo sulla preghiera, sottolinea e richiama alla necessità di un rapporto personale con Dio. E’ importante ricordare il contesto in cui Gesù condanna forme religiose puramente esteriori della preghiera, dove i momenti del culto pubblico erano molto enfatizzati. Oggi la realtà è molto cambiata; non dimentichiamo che solo il 20% partecipa con assiduità all’Eucaristia domenicale.

Che la preghiera sia sempre meno praticata, sia a livello personale che comunitario, deve destare preoccupazione, perché senza preghiera anche la fede è in pericolo.

Come sollecitare questa dimensione personale della nostra persona, è un impegno importante per ogni comunità cristiana, e in particolare per le nostre famiglie che continuano a richiedere il Battesimo, la Prima Comunione e la Cresima per i figli, ma poi tutto si chiude ed il cammino di fede si interrompe.

Come comunità, vi invitiamo a partecipare alla preghiera del Venerdì sera, a ritrovare uno spazio quotidiano nelle vostre case.

 

QUARESIMA TEMPO DI DIGIUNO

Il primo pensiero che mi richiama questa parola, non è tanto la rinuncia a cibi prelibati, a dolci reclamizzati e che si trovano con facilità nei supermercanti, o semplicemente nei bar. I genitori debbono essere molto attenti ai cibi che consumano i loro figli; se un terzo dei ragazzi e sovrappeso, non dipende dai pasti normali consumati in casa.

La mia attenzione è piuttosto sullo spreco dei cibi, all’incapacità o meglio mancanza di volontà nel riciclaggio: carta da una parte, vetro dall’altra etc. Dopo ogni cena o pranzo che si svolge nel nostro salone, mi piange il cuore: possibile che non si riesca a curare quest’aspetto così importante. Sacchi e sacchi si moltiplicano e per fare fretta e disinteresse nessuna attenzione a questa dimensione.

Oggi è questo il digiuno che ci viene chiesto ed è alla portata di tutti, senza eccessiva fatica.

Molte altre forme di digiuno sono possibili. Ricordo solo il corretto uso dei mezzi di comunicazione sociale, telefonini etc. “Se il tempo è denaro”, allora ne sprechiamo veramente tanto, in particolare a danno del nostro spirito.

 

Concludendo: facciamo qualcosa di quaresimale, non solo per alimentare la nostra fede ma anche per essere veramente umani.

Se le molte persone che il Mercoledì delle Ceneri saranno presenti a riceverle, camminano nelle direzione che ho richiamato alla luce del Vangelo, allora i fratelli dell’Islam così fedeli alla loro quaresima, che chiamano Ramadan, potrebbero dire: finalmente anche voi cristiani vi siete mossi, ci siamo accorti di voi.

Don Franco